Apr 4, 2024
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La scoperta dell’Antartide

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L’Antartide è l’ultimo continente del pianeta Terra ad essere stato scoperto ed esplorato. Sebbene la sua esistenza fosse stata già precedentemente ipotizzata, la sua reale scoperta è avvenuta solamente nel 1820.

Antartide: la teoria del grande continente dell’emisfero Australe

Nella seconda metà del ‘700 si credeva che l’emisfero Australe del mondo contenesse un immenso continente che si estendeva per lungo.

Antartide

Antartide

Doveva trattarsi di una sorta di controparte dell’emisfero nord già conosciuto. Come se il grande continente australe fosse un’Eurasia capovolta.

Questo grande e ipotetico continente veniva chiamato “Terra Australis Incognita” (terra australe incognita).

Con la scoperta dell’Australia e delle isole del continente Oceanico questa teoria si rafforzò. Più avanti si scoprì che, sebbene le terre dell’Australia siano molto estese, non eguagliano quelle dell’Europa e dell’Asia messe insieme.

I viaggi di Cook

Fu l’inglese James Cook a scoprire ufficialmente l’Australia nel 1770. Ma questa non fu l’unica sua conquista nel corso dei suoi viaggi.

Durante il viaggio che Cook intraprese tra il 1772 e il 1775, egli cercò disperatamente la Terra Australis Incognita, arrivando e superando il circolo polare antartico. Cook fu effettivamente il primo a superare la linea del circolo polare antartico e, successivamente, si scoprì che egli arrivò a soli 128 km dalla costa dell’Antartide.

Cook incontrò nel suo percorso numerosi iceberg e ipotizzò la presenza di un continente ghiacciato a ridosso del Polo sud.

Egli scrisse: “Sono fermamente sicuro che ci sia un tratto di terra vicino al Polo, che è la fonte della maggior parte del ghiaccio che arriva in questo vasto oceano meridionale. Il rischio che si corre esplorando una costa in questi sconosciuti mari ghiacciati è così alto, che posso dire con franchezza, che nessun uomo potrà mai avventurarsi più lontano di quanto abbia fatto io e che le terre che potrebbero trovarsi a sud non saranno mai esplorate”.

Le due spedizioni del 1820

Tuttavia, Cook non aveva tenuto in considerazione della condizione umana che ci spinge e ci sprona all’esplorazione.

Antartide

Antartide

Non molto tempo dopo, infatti, iniziò la corsa per raggiungere il nuovo continente australe.

La competizione aveva preso una dimensione globale e all’inizio del 1820 partirono due spedizioni alla conquista del nuovo continente: una russa e una britannica.

Il 27 gennaio del 1820 la spedizione russa, comandata da Bellingshausen avvistò uno sperone di terra ghiacciata, noto oggi come la Terra della Regina Maud.

Solamente tre giorni dopo fu la spedizione britannica ad avvistare l’Antartide. Tuttavia, il merito per essere stato il primo a scoprire il nuovo continente arrivò a Bellingshausen solo diversi decenni dopo.

Nessuna di queste due spedizioni toccò terra. Il primo essere umano ad aver messo piede in Antartide fu, invece, l’americano John Davis, nel 1821.

Antartide: la corsa ai poli

Tutti i continenti del mondo erano stati ormai scoperti, ma la fame d’esplorazione dell’essere umano non era stata saziata. Iniziò una nuova corsa: quella ai poli. Ma dovette passare quasi un secolo prima di tentare l’assalto al Polo Sud.

Tra il 1908 e il 1909 due diverse spedizioni sostennero di aver raggiunto il Polo Nord. Anche l’esploratore norvegese Amundsen voleva raggiungere il Polo Nord, ma quando seppe che questo era già stato scoperto cambiò i suoi piani e si diresse al polo sud.

La conquista del Polo Sud

Due diverse spedizioni tentarono di raggiungere il polo sud tra il 1911 e il 1912. Quella di Amundsen e quella dell’inglese Scott.

Antartide

Antartide

Amundsen partì dalla Baia delle Balene, il 19 ottobre del 1911, con altre quattro persone. La spedizione raggiunse il Polo sud il 14 dicembre del 1911. Sul posto lasciarono la bandiera, una tende e una lettera, per testimoniare il loro arrivo. La missione terminò il 25 gennaio del 1912 e la conquista fu annunciata al mondo il 7 marzo.

Nel frattempo, anche la missione inglese stava tentando l’impresa, seguendo, però, una strada diversa. Scott piantò il campo base a Capo Evans, con ben 65 uomini.

Scott partì alla conquista del polo dal campo base con altri 3 uomini, ma quando raggiunsero la loro destinazione, il 17 gennaio 1912, trovarono già la bandiera norvegese.

Sfortunatamente, nessuno dei quattro uomini della missione inglese riuscì a tornare al campo base. I loro corpi e il diario di Scott furono ritrovati da una missione di ricerca.

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