Mag 24, 2023
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La civiltà etrusca

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Gli etruschi sono una civiltà vissuta in Italia a cavallo tra la Preistoria e la Storia, tra il IX secolo a.C. e il I secolo a.C. La civiltà etrusca ha prosperato nell’Italia Centrale fino al I secolo a.C. quando iniziò un processo di assimilazione culturale e si fuse con i romani.

La civiltà etrusca: dove e quando

La civiltà etrusca visse nell’Italia antica tra il IX secolo a.C. e il I secolo a.C., attraversando quello che è considerato il confine tra Preistoria e Storia. La fase più antica è la cultura villanoviana. La nascita della civiltà è un tema molto discusso dagli studiosi, anche se la maggior parte ritiene che si tratti di una popolazione autoctona.

La civiltà ha vissuto in un’area denominata Etruria, che comprende l’attuale Toscana, l’Umbria Occidentale, il Lazio Settentrionale e Centrale. Si è poi espansa verso nord, arrivando alla Pianura Padana e all’attuale Emilia Romagna, Lombardia meridionale e Veneto meridionale, e verso sud, nel Lazio meridionale e in alcune zone della Campania. Gli Etruschi sono anche giunti sull’isola della Corsica.

Le origini

Gli etruschi, chiamati dai romani Tusci, furono la civiltà più importante in Italia, prima dell’ascesa di Roma.

Civiltà etrusca

Arte etrusca – Sarcofago degli sposi

Le prime testimonianze della civiltà etrusca si hanno nel VIII secolo a.C. in una zona tra il fiume Arno e il fiume Tevere denominata Etruria, tra Lazio e Toscana.

L’origine della civiltà etrusca è molto combattuta, anche perché la loro lingua, che fu anche scritta, l’etrusco, non ha alcuna connessione con nessun’altra lingua conosciuta. Tuttavia, si ritiene che sia una popolazione autoctona, nata e prosperata nell’antica zona dell’Etruria.

Si ritiene anche che sia la fase successiva dell’antica civiltà villanoviana, diffusosi tra il IX e il VIII secolo a.C. in un’area vicino all’attuale Bologna.

La civiltà etrusca: arte, lusso ed emancipazione

La civiltà etrusca ha stupito storici e studiosi di tutto il mondo. Di loro, infatti, è rimasta l’immagine di una società all’avanguardia per l’epoca, ricca e prosperosa. Sembra che vivessero agiatamente, dediti molto all’arte e che le donne fossero emancipate.

Cerveteri

Cerveteri – Necropoli Etrusca

L’arte era fondamentale nella vita degli etruschi ed è giunta fino grazie, principalmente, all’arte funeraria. Il più grande cimitero etrusco si trova a Cerveteri, nel Lazio. Lì sono state ritrovate importanti opere d’arte, come il sarcofago in terracotta degli sposi, conservato oggi a Parigi, nel museo del Louvre.

L’Etruria era divisa in diverse città stato, ognuna comandata da un re. Sotto il re c’era una ricca classe borghese di proprietari terrieri. Questi ultimi avevano alle loro dipendenze decine di servi.

I servi non avevano diritti e ciò faceva della classe borghese l’unica classe a poter essere definita etrusca. Gli etruschi amavano ostentare la loro ricchezza con preziose acconciature e gioielli.

Per quanto riguarda le donne, queste erano le più emancipate dell’epoca, ma anche delle civiltà successive. Le donne potevano partecipare attivamente alla vita sociale, potevano possedere attività economiche, mantenevano il loro cognome anche da sposate e sapevano leggere e scrivere.

Scrittura etrusca

Gli etruschi avevano una lingua scritta, il cui alfabeto, riconosciuto verso la fine del settecento, era di tipo greco.

Essi scrivevano da destra verso sinistra e non vi era alcuna divisione tra una parola e l’altra. Proprio quest’ultima caratteristica rese il lavoro degli storici molto difficile.

La scrittura etrusca fu una delle prime scritture in assoluto, giacché come abbiamo detto fu una popolazione che visse a cavallo tra Storia e Preistoria.

La civiltà etrusca: religione

Gli etruschi erano politeisti e credevano nell’interpretazione dei segni per capire ciò che gli dei volevano. Si svilupparono tre diverse figure sacerdotali, i quali interpretavano diversi segni divini:

  • Il sacerdote: che interpretava il volo degli uccelli.
  • Gli auruspici: che interpretavano le viscere degli animali.
  • I fulguratores: che interpretavano i fulmini.

Inoltre, gli etruschi interpretavano la volta celeste, la quale era divisa da due linee che dividevano il cielo in quattro quadranti:

  • Nord-est: dimora delle divinità più favorevoli.
  • Nord-ovest: dove c’erano i demoni dell’oltretomba.
  • I due quadranti sud-ovest e sud-est, invece, erano le dimore delle divinità terrestri e della natura.
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