Apr 5, 2023
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L’alfabeto italiano, i grafemi e i fonemi

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L’alfabeto italiano è composto da 21 lettere, dette grafemi. Esso è molto fedele alla fonetica. Ciò vuol dire che i grafemi corrispondo per lo più ai fonemi. Ma cosa sono esattamente i fonemi e i grafemi e cosa dobbiamo sapere in merito all’alfabeto italiano? Scopriamolo insieme.

L’alfabeto italiano

L’alfabeto italiano è composto da 21 lettere, di cui 5 vocali e 16 consonanti.

  • A – a (a).
  • B – b (bi).
  • C – c (ci).
  • D – d (di).
  • E – e (e).
  • F – f (effe).
  • G – g (gi).
  • H – h (acca).
  • I – i (i).
  • L – l (elle).
  • M – m (emme).
  • N – n (enne).
  • O – o (o).
  • P – p (pi).
  • Q – q (qu).
  • R – r (erre).
  • S – s (esse).
  • T – t (ti).
  • U – u (u).
  • V – v (vu).
  • Z – z (zeta).

Conoscere correttamente l’alfabeto è molto importante. Ad esempio, può aiutarti a cercare le parole nel dizionario, il quale è organizzato, proprio in ordine alfabetico.

L’ordine alfabetico non si limita solamente alla prima lettera, ma anche alla seconda. Ciò vuol dire che se due parole iniziano con la stessa lettera, allora dobbiamo passare alla seconda per determinarne l’ordine alfabetico, e così via.

Alfabeto italiano: vocali e consonanti

L’alfabeto italiano conta 5 vocali e 16 consonanti.

Alfabeto italiano

Alfabeto italiano

Le cinque vocali sono A – E – I – O – U.

Le vocali A, I e U hanno una sola pronuncia possibile. Mentre le vocali E e O hanno due possibili pronunce: aperta o chiusa. Si tratta di un accento non scritto, ma solamente fonetico. Un esempio è PESCA (pèsca), con una pronuncia aperta, che indica il frutto, e PESCA (pésca), con una pronuncia chiusa, che indica l’attività dei pescatori.

Le consonanti, invece, sono tutte le altre lettere dell’alfabeto e sono 16.

Le consonanti possono essere classificate tenendo in considerazione tre fattori:

  • Modo di articolazione: queste si dividono in occlusive, se vanno pronunciate “bloccate”, (P, B, C, G, Q, K, T, D) e sonanti, se possono essere pronunciate in modo continuo (M, N, R, F, V, S, L, Z).
  • Luogo di articolazione: si dividono a loro volta in labiali (P, B, M), velari (C, Q, K, G), dentali (T, D, N, R, L, F, V, S, Z) e palatali (C, G).
  • Attivazione delle corde vocali: se fanno vibrare le corde vocali (P, C, Q, K, T, F) o se non le fanno vibrare (B, G, D, V, M, N, R, L).

Lettere straniere

Alle 21 lettere dell’alfabeto italiano possiamo aggiungere altre cinque lettere straniere, oramai molto utilizzate anche nella lingua italiana. Esse sono:

  • K – k (cappa).
  • X – x (ics).
  • Y – y (ipsilon o i greca).
  • J – j (Jay o i lunga).
  • W – w (vu doppia).

Esse vengono considerate consonanti, anche se originariamente la Y era considerata una vocale.

K, X e Y hanno una sola pronuncia possibile. La J, invece, ha due possibili pronunce: una come la I italiana (Yogurt), un’altra come la G (jeans). Anche la W ha due pronunce possibile: nelle parole di origine inglese si pronuncia come una U (Kiwi), mentre in quelle di origine tedesca si pronuncia come una V (Wurstel).

Alfabeto italiano: grafemi e fonemi

Arriviamo ora al significato di grafemi e fonemi. I primi sono i segni che utilizziamo per scrivere le lettere. Sono quindi le stesse lettere dell’alfabeto che abbiamo precedentemente scritto.

Alfabeto italiano

Alfabeto italiano

I fonemi, invece, sono i suoni che utilizziamo per pronunciare i grafemi. Mentre il grafema può risultare più “corto” il fonema potrebbe sembrare più “lungo” a causa della pronuncia di alcune lettere.

I vari grafemi vengono messi uno accanto all’altro per formare le varie parole. Allo stesso modo dobbiamo unire i suoni (fonemi) delle singole lettere per pronunciare le varie parole.

Possiamo aggiungere che dire grafema e dire lettera è la stessa cosa. Questo per lo meno nell’alfabeto italiano.

In alcuni alfabeti o lingue grafema potrebbe avere un significato più ampio e comprendere ideogrammi, sillabe, morfemi, ecc.

Il grafema, inoltre, comprendere i vari stili e caratteri: maiuscolo, minuscolo, stampatello, corsivo.

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Letteratura

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