L’epica è un tipo di narrazione in versi che narra le gesta di antichi eroi greci, uomini eccezionali che compiono imprese eroiche.
Epica: etimologia della parola
La parola Epica deriva dal greco Epos, che significa parola, racconto o narrazione in senso più ampio.
È interessante sapere che dalla stessa radice deriva anche la parola epopea, che vuol dire raccolte di imprese di un unico eroe.
Lo stile narrativo
Lo stile narrativo dell’epica è in versi. Si tratta di una narrazione ampia e articolata, strutturata secondo lo schema metrico ritmico dell’esametro.
I testi epici sono divisi in canti. Nell’antica Grecia, infatti, i racconti epici non venivano scritti, ma erano tramandati di generazione in generazione. Storie trasmesse a voce secondo la tradizione.
A diffonderle erano gli aedi, poeti cantori professionisti che narravano cantando le gesta degli eroi. Il canto era accompagnato dal suono della cedra.
Il contenuto della narrazione
L’Epica è uno dei generi letterari più antichi, risalente all’antica Grecia. Ma le imprese raccontate in essi risalgono ad ancora molto tempo prima.
Quelle che venivano raccontate, infatti, erano le imprese eroiche di uomini coraggiosi e valorosi, appartenenti a una generazione passata, quella degli antenati. Quella era la generazione dei primi uomini, dei primi greci, dei più forti, i più valorosi, i migliori.
L’Epica racconta le storie collocandole in questo spazio tempo appartenente agli antenati, a un tempo in cui gli Dei camminavano con gli uomini e con essi instauravano relazioni e si scontravano.
Gli Aedi raccontavano queste storie con meraviglia e venerazione, ponendosi a un livello molto più basso di quello in cui si trovavano gli eroi e gli Dei di cui parla.
Epica: un mondo di Eroi e Dei
Al centro della narrazione ci sono sempre degli eroi, uomini straordinari che compiono imprese meravigliose. Solitamente, gli eroi sono imparentati con gli Dei, sono figli o nipoti. Sono, quindi, dotati di un coraggio e di una forza fuori dal comune, ma sono mortali.
Gli Dei, invece, sono immortali. Appaiono nei racconti epici, talvolta come una figura positiva, altre volte meno. Ma non ne sono i protagonisti. Al centro del racconto c’è sempre un uomo valoroso, un eroe mortale.
La nascita dell’Epica
L’Epica nasce nella Grecia Antica. Nasce per tramandare i racconti della tradizione e per valorizzare e venerare i propri antenati.
Spesso i poemi prendono spunto da fatti storici realmente accaduti, i quali vengono enfatizzati. Vengono utilizzati per ricordare le gesta di un popolo e del proprio eroe.
Non solo Grecia Antica
Sebbene l’Epica sia principalmente associata alla Grecia Antica, questo non è l’unico territorio dove si è sviluppato questo genere letterario.
L’epica nasce nella Grecia Antica, come abbiamo visto, ma successivamente si diffonde attraverso altri popoli e civiltà. La cultura occidentale ha sviluppato, in epoca feudale, l’epica sassone, germanica, spagnola, finnica, serbo- croata.
Dal cantato allo scritto
Oggi siamo abituati a leggere le gesta degli antichi eroi attraverso i testi epici scritti, ma non è stato sempre così. Negli anni e nei secoli, l’epica è passata dall’essere tramandata oralmente, attraverso i canti, all’essere scritta.
I primi testi scritti sono nati dall’esigenza di non perdere quelle narrazioni. Gli aedi iniziavano a non essere più così popolari e il popolo aveva ancora l’esigenza di ricordare e venerare il proprio passato.
L’epica d’arte ha preso i poemi cantati e li ha trasformati in poemi scritti, attraverso la penna degli autori, ed erano destinati non più all’ascolto, ma alla lettura.