Gen 22, 2023
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Prima rivoluzione industriale

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La prima rivoluzione industriale è stato il primo processo storico che ha rivoluzionato la vita della società. Ecco la storia, le cause e gli effetti di questo importante periodo storico.

Prima rivoluzione industriale: contesto storico

Quando si parla di un determinato fatto storico, come la Prima rivoluzione industriale, bisogna avere bene in mente il contesto storico in cui ci troviamo.

Prima rivoluzione industriale

Prima rivoluzione industriale

Siamo in Inghilterra, tra la fine del ‘700 e i primi decenni dell’800. Gli storici determinano la fine della rivoluzione intorno al 1830.

Si tratta di un importante cambiamento nella società che ha portato all’industrializzazione dei processi di produzione, determinando, inoltre, un’ampia urbanizzazione delle città, con un conseguente spopolamento delle campagne.

Prima rivoluzione industriale: le cause

Negli ultimi anni del ‘700 l’Inghilterra aveva rafforzato il suo dominio commerciale su scala mondiale. Ciò portò maggiori profitti e maggiore ricchezza, accompagnati da una politica che privilegiava le compagnie e favoriva la libera iniziativa.

Prima rivoluzione industriale

Prima rivoluzione industriale

In tutto questo fermento, Londra diventò la capitale finanziaria d’Europa, con un’ampia rete di servizi di credito e assicurativi.

Ma se vogliamo trovare le cause scatenanti della prima rivoluzione industriale possiamo cercarle in tre settori distinti.

Commercio

Secondo gli storici proprio gli ampi ed estesi movimenti commerciali dell’Inghilterra furono la causa principale dell’inizio della prima rivoluzione industriale.

Il controllo del mercato internazionale garantì all’Inghilterra l’approvvigionamento di cotone grezzo, materia prima fondamentale per lo sviluppo dell’industria tessile.

Rivoluzione agricola

Altro elemento fondamentale che contribuì enormemente al progredire della rivoluzione industriale è la rivoluzione agricola.

Nel corso di tutto il ‘700 l’agricoltura inglese attraverso un processo che può essere definito una vera e propria rivoluzione.

L’assetto delle proprietà terriere subì grandi cambiamenti e la maggior parte delle terre finì nelle mani dei grandi proprietari terreni. I grandi proprietari terreni erano dei veri e propri imprenditori che riscrissero completamente la produzione agricola.

Ciò avvenne in un periodo durante il quale la popolazione era in rapida crescita e i grandi proprietari terreni furono in grado di sopperire al fabbisogno alimentare, con la creazione di un vero e proprio mercato agricolo interno.

Questa nuova divisione delle terre, inoltre, portò molti piccoli proprietari terreni e agricoltori autonomi a spostarsi verso le grandi città, andando a creare quella manodopera che fu fondamentale per la prima rivoluzione industriale.

Rivoluzione demografica

Infine, come dicevamo quello fu un periodo interessato anche da una sostanziale rivoluzione demografica. Dal 1740 al 1830 la popolazione passò da 6 milioni a 14 milioni.

L’aumento della popolazione creò manodopera numerosa e a basso costo. Il tutto fu possibile anche grazie a una comunità molto più solida, con una stabilità politica, un rafforzamento del ruolo del Parlamento e una società civile dinamica e intraprendente.

La nuova società – Conseguenze della prima rivoluzione industriale

La prima rivoluzione industriale segnò anche un profondo cambiamento nell’organizzazione della società.

Prima rivoluzione industriale

La nascita delle fabbriche

La rivoluzione industriale segnò anche l’avvento delle macchine a vapore e ciò segnò un profondo cambiamento nell’organizzazione del lavoro.

Prima esso era concentrato nelle botteghe artigianali e nelle campagne, ma ora erano sorte delle vere e proprie fabbriche ed esse richiedevano manodopera.

Il lavoro non si svolgeva più nei retrobottega ma nelle fabbriche e i lavoratori divennero operai.

Nel frattempo anche l’organizzazione territoriale cambiò, i centri urbani crebbero a dismisura e grandi centri abitativi nacquero a ridosso delle fabbriche.

La classe operaia era, tuttavia, sfruttata e sottoposta a turni e ritmi disumani. In particolar modo nell’industria tessile che crebbe a dismisura e che utilizzava manodopera a basso costo composta da donne e bambini.

La progressiva urbanizzazione delle città e delle periferie a ridosso delle fabbriche creò una situazione di sovrappopolamento e spesso la classe operaia era costretta a vivere in condizioni disagiate.

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Storia

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